Eventi inquietanti, dubbi e interrogativi – parte I^

Carlo Baviera

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Non ci sono più le stagioni di una volta; perciò neanche le estati sono più quelle spensierate, di serenità, per starsene tranquilli. Anche se non è principio assoluto. Basti pensare alla strage ferroviaria di Bologna, a quella dell’Italicus, alla repressione di Piazza Tienanmen, all’invasione dell’allora Cecoslovacchia. Continua a leggere

La grande incertezza

Marco Ciani

moonNell’ultimo mese abbiamo registrato una sequenza di eventi terribili che hanno precipitato il mondo nello sconforto. Li riepiloghiamo:

24 giugno. referendum sulla Brexit, vinto dai sostenitori dell’uscita dall’Unione Europea;

1° luglio. Attentato a Dacca, nel Bangladesh. Muoiono 22 civili, di cui 9 italiani, e 5 attentatori. Gli assassini sono islamici provenienti da famiglie benestanti; Continua a leggere

Difendere la democrazia non è né attaccare né chiudersi

Carlo Baviera

bavLa sensazione è che si siano attenuate le stragi terroristiche, i sequestri di persone o di gruppi, le azioni di kamikaze in ogni parte del mondo; oppure se ne parla solo di meno? Ciò nonostante crescono incertezza e paura. Tutto sembra incerto e imprevedibile. Le società libere e aperte si interrogano: accrescere i controlli e limitare gli spazi di libertà oppure rischiare qualcosa ma garantire in modo completo la democrazia? Due approfondimenti mi hanno colpito nelle settimane passate: uno di Paolo Pombeni, l’altro del sociologo Bauman. Continua a leggere

Per la sicurezza lavorare a città nuove e a periferie rivitalizzate

Carlo Baviera

cit

“Il nostro giovane presidente del Consiglio ha una capacità di mutare che mi impressiona, mi sorprende e mi tiene desto. Mentre i Berlusconi e i Salvini mantengono una staticità inadeguata ai tempi che viviamo. I fatti di Parigi con la loro tragicità hanno spinto Renzi ad abbandonare la logica un poco spavalda per assumerne una più attenta e calibrata che meglio si adatta al suo ruolo. L’attuale realismo politico cozza con l’enfasi rottamatoria e si mostra più adeguata con lo spirito italiano che preferisce sempre toni più calibrati e realistici. Oggi i rischi che si presentano sono molti e per superarli serve un intreccio di prudenza, di coerenza, di intransigenza e buon senso, il tutto condito da grani di idealità”. Continua a leggere

Non se ne parla più, ma…

Gian Piero Armano

isA distanza di poco più di un mese dall’attentato terroristico di Parigi, sembra calato il silenzio, almeno qui in Italia, su quel drammatico fatto. Non so se sia un silenzio meditativo e indagatore o se, come avviene quasi sempre, i media e i mezzi di comunicazione tacciono dopo aver fatto la sparata che ha smosso per alcuni giorni l’opinione pubblica e poi tutto rientra nell’alveo del silenzio. Continua a leggere

Resistenza, non terrorismo!

don Walter Fiocchi (*)

Tu prendi la mia acqua, bruci i miei ulivi, distruggi la mia casa, prendi il mio lavoro, rubi la mia terra, imprigioni mio padre, assassini mia madre, bombardi il mio paese, affami tutti noi, umilii tutti noi, ma… il colpevole sono io: ti ho lanciato un razzo!”.

Mi pare un’ottima sintesi del nuovo “pretesto” per attaccare Gaza. Dal 1948 i Palestinesi sono in una condizione di espropriazione ed esilio. Continua a leggere

Sotto i razzi di Hamas

L’intervista a cura di Marco Ciani

(In merito al conflitto scoppiato tra Israele e palestinesi di Gaza abbiamo sentito il parere di Tali Israeli, cittadina israeliana, nata a Tel Aviv, ma cresciuta in Italia fino all’ età di 22 anni. Attualmente Tali, di professione traduttrice, è tornata a vivere a Tel Aviv, con il marito ingegnere e i quattro figli.

La sua preziosa testimonianza ci consente di avere uno spaccato più ampio delle posizioni in campo, anche per capire con quale ottica i cittadini israeliani di ascendenza ebraica leggono i drammatici avvenimenti di questi giorni. Ap).

Tali, ti ringraziamo per averci dato l’opportunità di questa intervista. Da israeliana che risiede a Tel Aviv con la sua famiglia, come vivi queste giornate?

Queste giornate sono piene di tensione e paura. Passo la maggior parte del tempo a cercare di rassicurare i miei figli trasmettendo loro serenità e sicurezza. Continua a leggere

Quale futuro nei rapporti tra Occidente e Islam?

Valutazioni sulla situazione “islamica” – 4^ puntata

Marco Ciani

Nelle scorse settimane, Ap ha affrontato un tema che catalizzerà sempre di più in futuro l’attenzione, ovvero l’evoluzione del cosiddetto mondo islamico. Abbiamo ospitato interventi molto strutturati (don Walter Fiocchi Un film può cambiare la storia?, Patrizia Nosengo Pensieri sparsi a proposito di Islam e Occidente, Sabah Naimi (intervista) Mondo islamico, mondo sconosciutoche hanno consentito un’ampia panoramica sul fenomeno, interventi rispetto ai quali è perfino difficile aggiungere elementi originali. Continua a leggere

Il terrorismo ed il nulla

Domenicale Agostino Pietrasanta

Gli attentati contro “Equitalia” mi riportano a pensare al fenomeno del “luddismo” e cioè alla distruzione delle macchine nelle fabbriche da parte degli operai, oppressi dai rapporti di lavoro, nel periodo iniziale della Rivoluzione industriale. Vessati, sfruttati ed affamati dai bassi salari, ovviamente dai loro padroni, se la prendevano con le macchine e le distruggevano, così, per rivalsa. Continua a leggere